DR Automobiles Groupe, precedentemente nota come DR Motor Company o semplicemente DR Motor, è un'azienda automobilistica italiana fondata nel 2006 da Massimo Di Risio a Macchia d'Isernia, in Molise. L'azienda importa componenti di autovetture prodotti dalle case automobilistiche cinesi Chery Automobile e JAC Motors, li assembla su licenza e li commercializza con i nomi di quattro brand: DR, EVO, Sportequipe, ICKX nelle proprie sedi italiane, anche a noleggio.
Nel 2006 Massimo Di Risio, proprietario di un'importante concessionaria del gruppo Fiat, già fondatore del marchio Katay, che si occupava d'importare i veicoli prodotti dalla Gonow Zhejiang Gonow Auto Co., Ltd facente capo alla GAC Group dalla Cina, fonda la DR Motor Company ed inizia la distribuzione di modelli prodotti dalla Chery Automobile, rimarchiandoli DR, iniziali del cognome dell'imprenditore molisano. Il primo prodotto lanciato da DR è stato il SUV compatto DR 5, versione riadattata del cinese Chery Tiggo, lanciato sul mercato nel 2007 rimanendo a listino, con varie evoluzioni, sino al 2020.
L'azienda possiede uno stabilimento produttivo, con una produzione per montaggio di alcuni componenti di provenienza cinese e impianti a gas, a regime previsto nel 2010 di circa cento autovetture al giorno a Macchia d'Isernia. Dal 2010 viene migliorata la rete di assistenza post vendita con a capo Enrico Romano, ex amministratore Jaguar Italia ed ex consulente Ferrari. La DR entra in trattativa per rilevare lo stabilimento FIAT di Termini Imerese, dal quale l'azienda torinese si disimpegnata a partire dal 2012. Inoltre è stata a lungo in trattative, con Fiat Industrial, per rilevare lo stabilimento irpino di Valle Ufita dell'Irisbus, prima di abbandonare per puntare all'impianto siciliano. Dopo una lunga trattativa con gli enti locali, governo e sindacati, la DR aveva raggiunto l'accordo per assicurare la gestione dello stabilimento, insieme ad altre aziende, con un investimento complessivo di 341 milioni di euro per la riqualificazione della fabbrica. A marzo 2013 la situazione era ancora in stallo e la DR non aveva ancora acquisito il sito produttivo di Termini Imerese; il quadro generale successivamente peggiorato: la necessità di sostenere e rinegoziare il debito con le banche ha portato alla richiesta di concordato preventivo effettuata dalla società a maggio e omologata dal Tribunale di Isernia a dicembre 2013 che ha sancito l'avvio ufficiale della procedura concorsuale, sia pure in continuità produttiva.
Nel 2020 il costruttore molisano decide di diversificare la sua offerta di prodotti: al marchio DR, ricollocato in una fascia di mercato più alta grazie alla commercializzazione di prodotti di qualità maggiore , si affianca l'inedito marchio EVO, con il quale il gruppo molisano intende mantenere dei prezzi bassi a fronte di dotazioni ricche. Il 2021 segna un record di vendite per la casa molisana con oltre 8.000 immatricolazioni. Il 2022 è un anno d'oro per DR Automobiles, con quasi 25.000 veicoli nuovi immatricolati e una quota di mercato in Italia pari all'1,86%, mentre il fatturato è salito a 448 milioni di euro. Inoltre, l'azienda molisana debutta nel mondo dell'autonoleggio in collaborazione con FCA Bank, lancia i due nuovi brand ICKX e Sportequipe, acquisisce da Fabia Maserati lo storico marchio OSCA, e inizia a penetrare in Europa: Spagna, Francia e Bulgaria.
La prima vettura commercializzata dalla Casa è un SUV compatto di segmento C, la DR5, versione rimarchiata e riomologata secondo gli standard europei della Chery Tiggo. Il DR5 è stato presentato, insieme alla versione tre porte DR3, in veste di prototipo al 31° Motor Show di Bologna nel 2006. In realtà, la DR3 nonostante fosse simile alla DR5 non era altro che una versione rimarchiata della Jonway UFO tre porte prodotta dal costruttore cinese Jonway. Il primo esemplare di DR5 nasce il 15 novembre 2007 assemblato in kit "semi knock down" a Macchia d'Isernia con componenti importati dallo stabilimento Chery in Cina. La vettura viene equipaggiata con motori Chery Acteco a benzina trasformati a gas e con il diesel 1.9 Multijet di origine Fiat. La DR3 invece era destinata ad essere assemblata nello stabilimento di Bertone di Grugliasco, ma in seguito al fallimento della trattativa non entrerà in produzione.
Alla fine del 2008, in occasione del Motor Show di Bologna, vengono presentati altri due modelli: una nuova versione della DR3, sempre basata sul modello della Jonway ma con estetica rivista, e la city car DR1, derivata dal modello Chery Riich M1, marchio che fa parte del gruppo Chery Automobile. Anche in questo caso la DR3 non entrerà in produzione.
A Ginevra viene presentata anche la DR2, una piccola monovolume 5 porte, versione rimarchiata della Chery A1, che entra sul mercato nella Primavera 2010. Al